Non è così semplice avviare un progetto e-commerce, senza gli strumenti giusti. Sarebbe impensabile, infatti, popolare l’interfaccia utente del proprio negozio virtuale con i contenuti giusti ai fini della conversione senza il ricorso a un CMS e un PIM.
Il primo, acronimo per Content Management System (CMS), è un’applicazione, solitamente installata su server web, che permette di pubblicare i contenuti a partire dalla strutturazione delle pagine web su cui sono ospitati, senza che per farlo siano richieste conoscenze tecniche di sviluppo. Il secondo, che sta per Product Information Management (PIM), si occupa invece della gestione centralizzata delle anagrafiche di prodotto.
La sinergia di questi strumenti migliora i flussi di lavoro di chi deve creare e aggiornare le pagine dei siti e-commerce ma c’è una falla di fondo che inficia il risultato finale. Questa “caduta” di stile avviene con i contenuti multimediali, che ben sappiamo essere fondamentali per l’esperienza utente, che in Rete necessita di immagini, video e altri materiali per dare il senso del prodotto e motivare all’acquisto.
Il problema è che il CMS dispone di una Media Library con cui alimenta il sito web, ma gli asset multimediali non possono essere strutturati e organizzati con metadati e quindi sono difficilmente recuperabili al momento del bisogno. E non possono essere condivisi con i vari stakeholder se non scaricandoli e ricaricandoli con il rischio di creare più versioni dello stesso file.
Il PIM (Product Information Management), di per contro, aggrega in un’unica piattaforma strutture dati diverse tra loro relative alle informazioni di prodotto (SKU, EAN etc.) ma non permette di collegarle ai file multimediali che si riferiscono allo stesso prodotto.
E in questo caso entra in campo un terzo giocatore, che “passa la palla” a questi due sistemi potenziando le loro strategie: si tratta del DAM (Digital Asset Management). A differenza del CMS non si occupa di costruire l’architettura e il contesto, ovvero le pagine del sito web, in cui i contenuti digitali vengono distribuiti ma diventa la loro unica fonte di verità.
Il DAM, infatti, se di natura intelligente, classifica tutti i tipi di contenuti, multimediali compresi, tramite algoritmi AI e li centralizza in un’unica piattaforma. Questo vale anche per le informazioni di prodotto, sia di Marketing sia tecniche. Ciò evita qualsiasi duplicazione e tramite la loro organizzazione in tag identificative degli argomenti trattati li rende pronti all’uso in seguito a una ricerca veloce.
Sono tre le categorie di benefici derivati dall’integrazione del DAM Intelligente a PIM e CMS:
Il DAM, integrato a CMS e PIM, porta efficienza nei processi di gestione dei contenuti:
Un archivio centralizzato dove ogni contenuto è presente in un’unica versione, quella corretta: così si configura il DAM Intelligente, che dispone anche di un sistema di cartelle dedicate che permettono di automatizzare la pubblicazione e la distribuzione dei contenuti sulle pagine web, creando schede di prodotto complete.
Le operazioni di tagging sono retroattive per cui al momento dell’integrazione il motore semantico del DAM individua la tag che meglio descrive il contenuto e ne permette il recupero tramite stringa di ricerca. In questo modo è possibile “chiamare a raccolta” tutti i contenuti relativi a un dato prodotto con un solo click.
Centralizzando tutti i file multimediali nel DAM Intelligente e integrandolo al CMS e al PIM si riduce il lavoro di grafici, editor, sviluppatori del sito, e-commerce manager etc, perché:
Il DAM Intelligente raccoglie dati sugli interessi degli utenti dalla fruizione dei contenuti multimediali e lo fa in maniera trasversale a più canali. In questo modo è possibile disporre di informazioni più granulari sulle preferenze dei visitatori del sito, rendendo la comunicazione più personalizzata.
Non dimentichiamo, infatti, che il DAM Intelligente classifica anche le pagine web del sito, estraendo i concetti e le informazioni rilevanti di ciascuna. Registra quindi le interazioni degli utenti finali in due modi:
Questi dati, che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti nel CRM (ma vale anche per gli anonimi), aiutano a rendere la navigazione più semplice e guidata, con la proposta di contenuti rilevanti all’utente tramite raccomandazione.
Integrare il DAM ai propri PIM e CMS non solo porta a un’organizzazione più efficiente dei contenuti e quindi a processi editoriali più snelli ma anche alla possibilità di costruire customer experience personalizzate.