Il minimo comune denominatore delle attività di branding è la coerenza. Per garantirla anche nell’era digitale, le aziende devono innovare i processi di gestione del brand. In palio c’è un +23% sul fatturato.
Il brand: tutto ciò che un prodotto o un servizio rappresenta per i consumatori1.
Il lavoro di qualsiasi team impatta sul brand. Lo consolida, lo rafforza o, talvolta, lo deteriora.
In passato meeting, fiere, eventi e negozi fisici erano le principali occasioni per le attività di branding. Oggi al centro delle strategie di brand c’è il digitale. La regola aurea però resta sempre la stessa: coerenza.
In un contesto in cui i canali sono tanti e ciascuno di essi richiede formati differenti e contenuti sempre freschi, la coerenza di brand può venire meno e richiedere sforzi non banali.
1 Principi di Marketing, 2006, Philip Kotler, Gary Armstrong.
Un Brand Portal è un software che consente a un’azienda di condividere con i suoi stakeholder la versione più aggiornata di ogni asset digitale, dai loghi alle grafiche, dagli scatti di prodotto alle linee guida.
I principali benefici garantiti da un portale di brand sono tre.
Lo abbiamo detto in apertura: per un brand la coerenza è tutto (o quasi), ed è proprio su questo fronte che un Brand Portal offre uno dei suoi più grandi benefici.
Un portale che riunisce tutti i contenuti necessari per comunicare è fondamentale per garantire consistenza alle attività di comunicazione di qualsiasi stakeholder, interno o esterno all’azienda.
Che il quartier generale voglia condividere gli asset con i team marketing di altre divisioni, con la rete vendita o con dealer esterni poco cambia.
Ogni stakeholder porta avanti attività che necessitano di un supporto costante in termini di materiali di brand. Rendendoli disponibili 24/7 tramite un portale di brand, oltre a garantire coerenza:
I portali di brand garantiscono inoltre controllo, in quanto le condivisioni degli asset avvengono al riparo da accessi non autorizzati tramite la definizione di visibilità e diritti in modo granulare.
I Brand Portal più evoluti, inoltre, offrono la possibilità di autorizzare manualmente la richiesta di accesso su specifici asset da parte di specifici utenti.
Alcune statistiche sul branding tratte dall’articolo 55 Branding Statistics for 2023 di Renderforest:
I casi in cui un portale di brand si rivela utile sono tanti.
Un esempio lampante riguarda i brand che arrivano al mercato tramite dealer o rete vendita: questi ultimi hanno un bisogno incessante dei materiali più aggiornati per comunicare.
In generale, le aziende multi-brand possono trarre benefici rilevanti da un portale di questo tipo, perché gli asset digitali sono molti e devono essere gestiti in modo adeguato per ogni marca.
I portali di brand sono preziosi anche per aziende multi-divisione: il team marketing della sede centrale, infatti, deve scambiare gli asset digitali in modo continuo ed efficace con quelli sparsi localmente.
Da un punto di vista settoriale, infine, un brand portal è un tool dall’utilità orizzontale, a supporto cioè di molti comparti: dal manifatturiero al fashion (fast o di lusso) passando per l’automotive.
Nella maggior parte dei casi, un portale di brand è un media center che fa da collettore degli asset digitali.
L’azienda mette disposizione di stakeholder interni o esterni (es. i retailer) una serie di contenuti, rendendoli facilmente ricercabili, fruibili e scaricabili.
Le iniziative di comunicazione e di business vengono così agevolate e rese coerenti con il posizionamento della marca definito nel quartier generale dell’azienda.
Screenshot di un portale demo di Smint.io2
Un brand portal può essere utile anche per instaurare un dialogo continuo e coerente in ottica di PR.
Molte organizzazioni, infatti, sfruttano questi portali per fornire a uffici stampa e agenzie di comunicazione, un portale dal quale condividere comunicati, media-kit e informazioni sugli eventi.
Screenshot di un portale demo di Smint.io2
Le organizzazioni più esigenti, invece, sfruttano i Brand Portal per condividere ogni singolo aspetto relativo alla brand image: valori, linee guida, logo, tono di voce, tipografia, best practice, template, asset.
Screenshot di un portale demo di Smint.io2
2 Smint.io è leader nello sviluppo di Content Experience Platform e sviluppa BRAND PORTAL, soluzione distribuita da noi di THRON per espandere la nostra piattaforma di Digital Asset Management, abilitando la creazione di portali di brand personalizzati in modo autonomo.
Un Brand Portal è un ottimo tool, in grado di garantire enormi benefici ad un brand. Tuttavia, da solo non basta perché interviene solo su una delle fasi del ciclo di vita degli asset digitali: la distribuzione.
Prima di mettere in circolo un’immagine, un video, un documento o un audio, infatti, i contenuti vengono creati, approvati, organizzati, archiviati… in altre parole, governati.
Senza un DAM, si rischia di vanificare i benefici del portale perché l’intero processo di aggiornamento è manuale, si duplica ogni contenuto e il rischio di utilizzare asset obsoleti si moltiplica.
Per questo, i portali di brand sono quasi sempre integrati a un DAM software, in modo che i primi amplifichino la portata di asset sempre aggiornati e ottimizzati dai secondi.
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